Università Palermo, quasi tutto pronto per l’ingresso a pagamento

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Sembrano essere giunti quasi al termine i lavori di UniParking, l’istituzione dell’ingresso e della sosta a pagamento all’interno della cittadella universitaria di viale delle Scienze. Dalle immagini, sembra che siano state completate l’installazione dei cosiddetti tornelli, emettitrice ticket, telecamere riconoscimento targhe e telecamere presidio varchi.


Nonostante le recenti proteste, il servizio si accinge a essere pronto ai nastri di partenza (sembra che verrà attivato da Settembre). Ma mancano anche dei servizi essenziali e che non possiamo non evidenziare.

Manca anzitutto una navetta interna che possa coprire il tragitto dall’ingresso lato Orleans fino alla facoltà di Biologia. Non sappiamo se verrà ripristinato contestualmente all’attivazione della ztl all’interno di viale delle Scienze.

Manca un varco di accesso diretto fra l’Università e il terminal di via Basile. C’è un cancello che viene aperto solo in determinati orari. E alle volte si è costretti a uscire fuori su via Basile per raggiungere quell’area.

Mancano idonee rastrelliere lungo il viale dove poter lasciare tranquillamente la propria bicicletta. E mancando le rastrelliere di conseguenza non c’è idea sulla realizzazione di una piccola ciclo-officina collettiva.

Sempre in ambito sicurezza, c’è un limite di velocità di 20km/h, perennemente violato. Pensare a realizzare una zona 30?

Mancano apposite corsie ciclabili lungo viale delle Scienze per consentire il transito dei ciclisti in piena sicurezza.

Mancano delle stazioni di ricarica per veicoli elettrici (auto o bici), tali da poter invogliare all’uso di mezzi a basso impatto ambientale.

Mancano dei pannelli informativi che diano le informazioni basiliari sui vari mezzi di trasporto in città o su come raggiungere viale delle Scienze (orari metrò, percorsi bus urbani ed extraurbani, titoli di viaggi, etc.). Molti sono infatti gli studenti fuori sede che hanno difficoltà a reperire le informazioni.

Manca la segnaletica verticale che dia chiare indicazioni sull’ubicazione della stazione metrò Orleans o del terminal di via Basile. Cose elementari va…

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30 Thoughts to “Università Palermo, quasi tutto pronto per l’ingresso a pagamento”

  1. milicia88

    non credo che all’ateneo resterà un centesimo.

  2. Siete dei fomentatori d’odio e pure ignoranti. Ma come si fa a scrivere un articolo senza sapere assolutamente niente? Una cosa vera non c’è, è assolutamente tutto al contrario.

    1. @Elena perchè non ci scrive qui le sue motivazioni? Altrimenti il suo intervento non sarà servito a nulla se non a izzare i toni

    2. Joe_Pa

      Posso capire l’appellativo “ignoranti” che dal sito della Treccani viene spiegato come :
      a. Che non conosce una determinata materia, che è in tutto o in parte digiuno di un determinato complesso di nozioni
      b. Che non è venuto a conoscenza di un fatto: era ancora i. dell’accaduto. In questo sign., è meno com. di ignaro
      c. Che non sa o sa male ciò che dovrebbe sapere, soprattutto per ciò che riguarda la propria attività o professione: impiegato, maestro, medico ignorante.

      Ma fomentatori di odio questa è bella. Dimmi è una frase buttata li ad effetto per fare clamore, e magari sconosci il significato di tale frase.

      1. Binario

        Sarà l’amministratrice della Eltron S.r.l.

        1. Sono una studentessa che come tutti dovrà pagare il posteggio. Perché fomentatori? Perché questo articolo serve solo a far scattare il panico tra gli studenti. Tutte le cose che qui “mancano” saranno attivate insieme al posteggio! Io sono contro il posteggio a pagamento, ma almeno concentriamoci sulle cose VERE.

  3. omega

    Tartassare i già tartassati studenti è il modo migliore per rallentare l’inesorabile e nemmeno tanto lento flusso di sudenti siciliani in Atenei nel centro-nord.

  4. Fabio Nicolosi

    Mancano i parcheggi per chi si reca all’università!
    Si perché non solo si dovrà pagare per entrare, ma non è che pagando ti verrà assicurato un posto auto, NO!
    Il numero dei posti auto rimarrà inalterato e quindi dovrai continuare a girare e aspettare che qualche collega decida di spostare o tornare a casa per inserirti al suo posto.

  5. amatrix87

    Sapete se i laureandi dovranno pagare per entrare? Per esempio chi si laurea a Marzo..

    1. omega

      temo che pagheranno TUTTI, inclusi docenti e rettori

      1. amatrix87

        Sì ma io dovrò pagare solo la tassa di laurea non l’intero importo per il nuovo anno accademico

    2. amatrix87

      Ho sentito dire che dovranno pagare anche chi non parcheggia all’interno della cittadella..Questo vale anche per chi si laurea nell’anno in corso, per esempio entro Marzo 2017?

  6. omega

    un motivo in più per prendere i mezzi pubblici… se la metro funzionasse come metro e non con una corsa ogni 30 min (quando non venga soppressa senza avvisare il pubblico)

    1. mdm

      La metro non funziona da metro perché metro non è… Quello di cui parli è un treno con servizio suburbano. Ciò non toglie che le frequenze potranno essere aumentate (mai quanto una metropolitana chiaro) non appena il passante sarà completato.

  7. Orazio

    La zona e’ ben servita dal passante ferroviario e dai trasporti pubblici su gomma, quindi una scelta del genere e’ condivisibile. Eppure vedo ventenni che si lamentano come fossero ottantenni gottosi, mentre a vent’anni muoversi in auto in citta’ e’ per lo piu’ un insulto al concetto stesso di giovinezza.

    1. gnazzino70

      “La zona e’ ben servita dal passante ferroviario e dai trasporti pubblici su gomma”
      ma a quale città si riferisce?
      Mi spieghi come fare per andare da Mondello all’Università, per esempio…

      1. Orazio

        544 fino a viale Francia o via P.pe di Palagonia poi passante. Figa Mondello in inverno, eh? Ma e’ lontana.

        1. gnazzino70

          Sig. Orazio lei ha mai provato ad utilizzare la linea 544? se la risposta è no la provi o chieda a qualche sfortunato utilizzatore, se sì sa che cosa significa;
          per il passante a viale Francia dobbiamo aspettare almeno settembre, quindi oggi come ci vado all’Università da diciamo viale Cavarretta (cerchi dov’è), agevolmente?

          1. Orazio

            Certo, ad esempio d’estate due volte al giorno nel caso vada a Mondello, d’inverno l’ho usata tre domeniche fà… ottima veloce e puntuale.

    2. peppe2994

      Ben servita dai mezzi pubblici?
      Ma stiamo scherzando? A parte il tram il trasporto pubblico a Palermo non esiste. Ben servita dal treno? Uno ogni 30 minuti con rischio soppressioni sempre dietro l’angolo. Gli autobus invece non portano ovunque e sono pochi, pochissimi. Per non parlare dell’enorme numero di studenti che vengono dai paesi giornalmente.

      All’università si muovono fino a 40.000 persone al giorno. La macchina è un obbligo per almeno il 50% e sicuramente non per capriccio.

      1. Orazio

        Peppe hai riempito per anni il blog di buoni propositi, ti sei perso davanti a 100 euro di pass e un euro di posteggio. E’ da questi particolari che si giudica un giocatore. Quando i buoni propositi sono tanto per dire… Basta che non toccano le tue tasche…

        1. peppe2994

          Non tergiversare, commenta i fatti e proponi delle alternative valide.
          Come fanno in tanti se hai delle soluzioni illuminanti scrivile in un articolo.

          1. Orazio

            Non tergiverso, mi va bene la ZTL a 200 € anzi, e l’ingresso a pagamento alla cittadella universitaria. Piu’ chiaro di così….

  8. giovanni7

    Se fosse stato un provvedimento condiviso e con dei vantaggi per gli studenti e l’università nel suo complesso, allora avremmo potuto discuterne. Qui, invece, si sta legalizzando un FURTO a danno di tanti giovani e delle loro famiglie che già pagano elevate tasse per avere un’università annoverata tra gli ultimi posti in Italia per servizi agli studenti. Unipa non prende un soldo da questa operazione e una azienda privata sfrutta un incasso sicuro e garantito su un suolo PUBBLICO!! Di certo, con tutta la buona volontà del caso, la maggior parte degli studenti avrà enormi difficoltà e lunghi tempi di percorrenza con i mezzi pubblici. Posso capire la macchina, ma che si paghi persino con lo scooter lo trovo assurdo. Lo dice uno che si muove, laddove possibile, a piedi, in bicicletta e con mezzi pubblici. Vi assicuro che non è il massimo pedalare respirando lo smog delle ore di punta quando tipicamente ci si sposta da e per l’università o arrivare sudati fradici ad un esame. Si dovrebbe quanto meno garantire un tot di accessi gratuiti con un mezzo motorizzato. La fermata Orleans serve una fascia di città insufficiente e c’è una fermata ogni mezzora. Gli autobus che arrivano in via Basile in maniera diretta ed in poco tempo non sono né molti né rapidi. O che dire, ad esempio, degli studenti di architettura ed ingegneria che spesso trasportano ingombranti e fragili plastici? Che dire poi del fatto che gli stalli sono nettamente inferiori al numero di pass che saranno erogati? Chi più ne ha più ne metta. Personalmente sono sconcertato dal modo con cui si sta imponendo dall’alto questa porcata!

    1. omega

      bene, allora invece di preoccuparvi del “particulare”, tirate fuori le unghia e bloccate l’ateneo ad libitum, se ne siete capaci! Altrimenti della porcata sarete complici per tacito assenso…

  9. peppe2994

    Le lamentele sono già state abbondanti, quindi vorrei focalizzarmi sulle due clamorose oscenità più gravi oltre il pagamento.

    -All’ingresso hanno installato emettritrici di biglietti, telecamere e barre. Chi frequenta l’università conosce perfettamente la mole di auto e moto spropositata che ogni mattina deve entrare all’università. Immaginatevi il teatrino biglietto+barra per ogni auto ed ogni motore. I tempi di accesso schizzano alle stelle, si paralizzerà non solo la via Basile, ma praticamente tutta piazza Indipendenza ed oltre. Uno scenario terribile, da brivido che secondo me imporrà una rivisitazione totale del sistema.

    -Pago per cosa? per entrare e non trovare il posto auto??? Dovrebbero rilasciare tanti pass quanti sono i posti macchina disponibili, oppure, visto che all’ateneo i terreni non mancano, sarebbe cosa assai opportuna, se dietro agli edifici di ingegneria si realizzassero altri parcheggi auto. Mi riferisco in particolare al retro dell’edificio 9, dove al momento misteriosi individui coltivano il terreno.

    Se avessi dovuto pagare con la garanzia di trovare posto il discorso sarebbe stato diverso.

    1. renard

      Il retro dell’edificio 9 è coltivato dallo zio Tanino, ex custode del dipartimento, ormai in pensione da una quindicina d’anni e che abita ancora abusivamente nella casa del custode.

  10. drigo

    Mah, sapete. Da che mondo è mondo, dove un Ateneo si sviluppa come un campus, che è il caso di Viale delle Scienze, l’accesso è consentito ai veicoli di docenti, personale e disabili. Punto.
    Tutti gli altri si stoccano le gambuzze. Quando le persone capiranno che non esiste un diritto al posteggio, sarà sempre troppo tardi. E chi si può permettere di utilizzare un mezzo proprio quotidianamente, si può anche permettere di pagare il posteggio. Qui il punto è un altro: non è ammissibile trasformare l’area di Ateneo in un immenso posteggio a pagamento a beneficio di terzi.

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